Nel Museo Civico di Fano, tra reperti, dipinti e oggetti di epoche diverse, sono conservati i  ritratti dei rappresentanti di alcune famiglie nobili fanesi. Questi invitano a sviluppare un  percorso, che può essere ritessuto a piacimento e che si dipana nella città alla scoperta di  luoghi che raccontano come questa abbia vissuto importanti trasformazioni grazie alla generosità, l’ingegno e la fortuna di alcuni essi. Alcuni luoghi sono ancora visibili, mentre  altri sono ormai trasformati da diverse destinazioni d'uso.

Le famiglie di cui cercare tracce nella città di Fano sono cinque e come sempre i frammenti ci consentono di tracciare le trasformazioni di un territorio.

- Famiglia Nolfi
Vincenzo Nolfi era il figlio adottivo di Guido Nolfi, uomo dotto e di nobili natali che aveva ricoperto diversi incarichi di governo in varie città dello Stato della Chiesa. Grande committente, il suo nome è legato alla cappella omonima del duomo di Fano e del collegio Nolfi, fondato da Vincenzo su sua precisa volontà testamentaria. Quest’ultimo divenne un poeta e letterato, principe dell ‘Accademia degli Scomposti di Fano dal 1659 al 1665.

- Famiglia Gabuccini
I marchesi Gabuccini di Fano, dinastia ormai estinta, furono famiglia di antica nobiltà e molti di questi ricoprivano importanti cariche pubbliche; ebbero diversi legami e contatti con varie famiglie di Fano e non. In pinacoteca ci sono i ritratti dei maggiori esponenti della famiglia. Del primo erede, Taddeo Gabuccini, sappiamo solo che è nato a Fano nel 1344.

- Famiglia Torelli
La famiglia dei Torelli è una storica famiglia medioevale italiana. Inizialmente nota famiglia ferrarese, in seguito si divide in rami, tra i quali spicca quello fanese. Secondo le cronache Viviano Torelli giunge da Parma nei primi decenni del XII secolo. Oggi la famiglia Torelli è estinta.

- Famiglia Amiani
La famiglia Amiani è una storica famiglia del medioevo fanese, anticamente detta Damiani, le cui prime notizie risalgono al 1218, quando ricoprì le prime cariche ufficiali della città sin dal 1340. Il cognome Amiani inizia a trovarsi dal 1500 in poi, nel periodo in cui la famiglia si divide in 2 rami ben distinti: i Damiani, che abitavano nel palazzo nell’ambito della parrocchia di San Paterniano e gli Amiani, che risedevano nel palazzo Amiani.

Tra i componenti della famiglia, noto anche  Sebastiano Amiani (1525/1560 teologo ed erudito, assistente del segretario agostiniano al Concilio di Trento.

La famiglia si estinse nel 1800 nei Tomani che aggiunsero  al proprio il cognome Amiani diventando così Tomani Amiani, anch’essi estinti.

- Famiglia Marcolini
I Marcolini sono tra le più importanti famiglie nobili fanesi del XVII secolo perché lasciarono il segno con la costruzione di palazzi nel territorio. Questa famiglia ebbe un capillare radicamento nella vita cittadina attraverso un ruolo costante di guida autorevole e di riferimento nel contesto politico. Le origini sono sostanzialmente fanesi ma sembrano provenire da Gubbio. Tutt'ora sono in vita i discendenti di quel Marcolino che nel 1280 fu cacciato da centro egubino per poi insediarsi a Fano con la discendenza trovando subito fortuna.

Gli stemmi araldici che trovate in fondo alla galleria di immagini sono ripresi da:  Pier Carlo Borgogelli, Libro d’oro della nobiltà fanese, Biblioteca Federiciana

Su questa pagina del blog di Almaloci trovate una foto a 360° del cortile del Museo Civico.